lunedì 15 dicembre 2008

Time to dance for someone else..



I muri sembrano piu vicini ora di dieci anni fa, e forse anche di 20. Sembrano più stretti e piu vicini l'uno all'altro di quando nel pavimento nascevano giorno dopo giorno campi da calcio, percorsi e circuiti per automobili, cambi di battaglia, luoghi non ben definibili.
Ricorda ancora bene, di quando un giorno scendendo verso la città, pensava a come sarebbero stati eterni quei tre anni che lo avrebbero separato dal termine del suo corso di studi, anche se pure su questo potremmo discutere a lungo.

C'eran dei vuoti non ancora ascoltati, che più che ad un singolo di un artista emergente, assomigliavano ad una raccolta di un artista affermato. E neanche un giovane artista! Ma come aveva fatto a non ascoltarlo fino a quel giorno? Come gli era potuto scappare sotto il naso, quel lungo disco?

Ogni angolo andava ascoltato, ogni silenzio analizzato, od almeno doveva capirne l'origine. Il perchè se c'era, di tutto quello che passava sotto i suoi occhi. E dentro i suoi respiri. Il motivo di tutto quello che un famoso artista definiva come " un equilibrio sopra la follia".

Lui non era a posto, non lo sarebbe mai stato, e già questo era un buon punto per lui. Sapeva da cosa e dove partire, sapeva dove non voleva andare, ma ancora non sapeva chiaramente dove voleva finire.

E se ogni suo sogno fosse nato da un punto sbagliato? Fosse tutto partito da una situazione nella quale i punti fondamentali, i pilastri dell'edeficio, eran in realtà non rovinati, non mal costruiti, ma basati su un terreno non troppo sicuro...

La costruzione del nostro impresario era solida, ben eretta, anche se si vuole imponente, ma ogni qual volta un evento atmosferico si manifestava, beh, la costruzione ne risentiva... un piccolo cedimento qui, una parete un attimo umida, una cantina con un centimetro di acqua... E queste cose nell'economia della costruzione, si facevano sentire eccome.

Fu per questo motivo, che altri costruttori decisero di erigere le loro costruzioni non troppo nelle vicinanze. Ogni tanto qualcuno passava qualche tempo nelle stanze della nostra costruzione, ma ne usciva, non riusciva ad andare oltre a quei fastidi che il terreno all'apparenza così normale, in verità nascondeva.

La costruzione diventava sempre migliore, i fastidi eran comunque minimi, ma la casa sapeva di averli, e piuttosto di annunciarli a chi decideva di abitarci, faceva finta di niente, cercando di nasconderli quando si facevano sentire. Non voleva che i suoi abitanti ne risentissero. E per questo la costruzione cercava di rimediare al meglio ad ogni colpo ricevuto in passato, o da ogni colpo ricevuto in presente.

La costruzione però voleva soltanto poter andare avanti in maniera normale, ospitare famiglie, vederle crescere, voleva aiutare con il suo disequilibrio i suoi abitanti a trovare equilibrio. Sapeva cosa poteva essere utile sapere per non commettere altri errori di costruzione, voleva che le altre case fossero quanto più perfette possibile..

E da qui, la nostra costruzione capii che forse era inutile cercare così tanto di nascondere i suoi difetti, ma che se avesse consigliato al meglio i costruttori in che luogo erigere le loro case, li avrebbe potuti aiutare e non poco! Conosceva bene il terreno, le acque, gli eventi atmosferici.. poteva così finalmente vedere qualcosa crescere, ed ennersene contenta.

La costruzione si iniziò così ad adoperare aiutanto per quanto possibile i costruttori, alcune altre costruzioni cominciavano a prendere piano piano forma.

Questo era importante per la costruzione, come per quel Lui che scendeva verso la città pieno di pensieri. Lasciare un segno, vero, unico, che non fosse confuso, che quello che dentro di Lui accadeva, potesse essere visto e sentito, e che le cose che più lo avevano segnato, non segnassero altri.

Il percorso continuava, si stava costruendo, la demolizione non avrebbe giovato a nessuno. Per ora si costruiva, ma nel mentre il pensiero era già verso il motivo primo che aveva portato quel Lui e la costruzione ad essere posizionato. Ad essere per quanto possibili, attori di una pellicola che insieme ad altre mille pellicole, si stavano registrando nello studio del Sommo Regista.

Nessun commento: