martedì 17 febbraio 2009

Realmente


Tratto da un diario ritrovato in una anfora, proprio vicino ai reef della North Shore.

"...Le cose nella vita succedono. L'importante non è lasciarle succedere, ma capire cosa succede. Capire che come il fiume scorre, che come la diga costruita ferma il fiume, questo non è giusto o sbagliato. E' e basta.
Capire che ogni singolo secondo della nostra vita ha formato quel dna, quel nostro modo di fare, e che lo ha creato quando eravamo inconsapevoli. Ogni sovrastruttura sul nostro io, ogni sfumatura che abbiamo provato a donare al nostro dipinto, beh, quello che ci siamo costretti di fare, non ha prodotto nulla. Quello che realmente ci ha forgiati, è l'inconsapevole. L'incalcolabile.

Capire se stessi, capire cosa proviamo per le persone che ci stanno accanto, e sentire anche quella voce interiore, quella spinta interiore, quella cosa così irrazionale che ci vorrebbe dire le cose più strane... Sapendo ben però che non rinunceresti a quello che sei, che ami fare. Se lo facessi negherei quello che tu forse ami in me.

Non so cosa tu amassi di me, se lo facevi o no. Se era vero o no. Non credo nulla di particolare. Io invece all'inizio questo non lo provavo per niente. Non sapevo cosa fosse credo, mi sono sempre più perso dietro a stronzate che dietro ad un sorriso.

Mi son perso sempre dietro al pensiero di farci altro, che di riderci insieme. Mi son sempre perso dietro a tutte quelle cose che non mi han permesso di costruire qualcosa di vero. Mi son sempre lasciato sconfiggere da altre cose.

Ora cosa posso dirti.

Che tu stai costruendo e lo hai già fatto, che sei una persona splendida, che mi sarei visto vicino a te, che avrei voluto portarti con me in quel posto dove la sabbia bianca e la roccia incontrano il mare, dove la tortuga vive, dove hai scoperto persone che credevi fossero sparite, che forse solo lui potesse avere una attitudine così. E sinceramente non si parla di mio padre.

Tu sei splendida, perchè sei davvero bella, ma anche per quello che fai. Anche se sei nervosa, anche se sei spazientita. Ovvio che magari potresti stare un attimo più tranquilla, ma su quello si può sempre lavorare. E ce la farai. Ne sono sicuro.

E mentre vedrò o sognerò il frangersi delle onde, e mentre viaggerò per le isole o le penisole, sò che quel cassetto in cui hai messo quella moneta lontana, è un pò come la vita. Io sono la, prezioso, ma messo da parte. Non in quanto da meno, ma in quanto le circostanze della vita ci hanno messi in campo in momenti sbagliati. Senza mai riuscire a duettare insieme.

Come due solisti, abbiamo giocato la partita, abbiamo dato i nostri acuti, ma quello che è mancato è stato proprio il duetto. Siamo mancati noi, e la verità è colpa mia. La verità è che volevo chissà cosa, è che avevamo giocato, o meglio avevo giocato sbagliato, per altri scopi che non erano la vittoria della nostra squadra. Ma giocavo per me, per la mia giocata personale.

Ed ora rivederti dopo 1 anno, nel quale ti avevo sempre rinfacciato praticamente tutto, tutte le tue scelte che sono seguite, tutta te stessa, ti ho paragonato a personaggi per sminuirti, per farti innervosire magari.

E ti ho rivista qua, nel mio home spot dove per anni ho combattuto gli elementi, e dal quale però ora fatico a distaccarmi.

E ti ho rivista qua, e pensieri mai formulati sono nati.

Ora però, sei tornata alla tua isola, dove hai costruito qualcosa, che è sicuramente meglio della mia valigia piena di progetti e sogni instabili. E chiederti di venire con me non sarebbe giusto, ho paura di sbagliare e di farti male, di toglierti quello che davvero volevi, che desideravi e che meritavi.

Ho ancora sulla mano il tuo profumo, perchè ho avuto la possibilità di farti una carezza, di vederti nervosa.

E' stato splendido. Sei splendida.

E se dovesse rimanere tutto come è, ti voglio lasciar detta una cosa. E non per darti un peso, ma perchè anche tu me la hai detta, e non ho mai risposto.

Ti Amo . "



Questa pagina anonima, questa storia incredibile fatta di paure, di silenzi e di errori, fatta di mare e di dolori silenziosi che si riflettono.

Sono vuoto, il silenzio assordante ritorna, e risento il cuore battere distintamente dal resto. credo questo sia un chiaro segno.

Ringrazio Mauro per la foto in apertura, dove sono in metropolitana con Sandro a Parigi. Ringrazio loro che mi sopportano perchè ho davvero un carattere schifoso. Perchè anche loro sono una famiglia. E sono sicuro che faremo bene.

Ma ribadisco quello che diceva quella pagina. Ti Amo.


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