lunedì 27 agosto 2012

Istantanea di un ricordo


Tutto quello che una passione crea, porta significato agli istanti, o meglio aggiunge sfumature e sapori ad una cosa che troppe volte diamo quasi per scontata: la nostra presenza. Presenza nei momenti importanti, presenza nei momenti che noi riteniamo essenziali e che vorremmo condividere ma a volte anche solo presenza. Quando una passione ti muove, ti motiva, ti rende unico, questa passione diventa parte integrante della tua vita, condizione o meglio modula ogni nostra scelta, ci porta a seguire strade non tracciate, strade che solo il nostro cammino farà tracciare ed aprire. Ognuno di noi ha un suo cammino, alcuni sono più forti di altri, alcuni sono più singolari di altri, alcuni sono più facilmente etichettabili. Alcuni sono straordinari. Essere straordinari non vuol dire essere solamente esser più o meno in vista di altri, ci sono esistenze straordinarie che quasi passano inosservate, altre che vivono sulle copertine di carta patinata anche se ormai è tutto digitale, comprese le parole che state leggendo. Il cammino di ognuno rimane oscuro fino al momento in cui non lo si vive, e le altre persone riescono quasi a capirlo: molti di noi tracciano una rotta precisa, molte volte la percorrono, tante altre si perdono per strada. Il tuo cammino lo avevi scelto di tracciarlo a modo tuo, vivendolo come meglio ti faceva sentire: il tuo cammino ti rendeva unico nel momento in cui ti trovavi lassù tra le cime, cime che in età di ragazzi abbiamo anche esplorato insieme, tra tende, bivacchi, fuochi e momenti di vita irripetibili. La scelta di ogni nostromo di tracciare sulla carta dei segni, dei percorsi alla fine di raggiungere un traguardo. Quello che i miei occhi di osservatore notano ogni giorno di più, è la mancanza di traguardi che vadano oltre allo scontato o al comandato: traguardi che ci rendano uomini diversi, uomini eccezionali, uomini che saranno ricordati. Il ricordo e la memoria rimangono nell'era digitale un qualcosa di quasi dimenticato: tutto viene registrato esattamente come appare. Questo fa perdere tutte le sfumature che l'imprecisione della memoria creava, e che il racconto a volte forse ingigantiva, a volte forse mutava, a volte forse rendeva però uniche. A volte vedo cose che toccano la mia fantasia, che mi stupiscono: tramonti, immagini, scorci, paesaggi, persone e situazioni. A volte penso che le dovrei immortalare in una immagine. Allo stesso tempo però preferisco rimangano impresse nella mia memoria, che mi portino a volerle rivedere, a volerle rivivere. Le tue scelte, i tuoi percorsi, i tuoi momenti, ti hanno reso la persona che sei. Le istantanee del tuo ricordo, ti rendono la persona che sarà raccontata. Sembra che le persone si scordino di molte emozioni che vivono, che tutto scorra come acqua, senza però bagnarle, senza però segnarle. Per me è diverso, ogni cosa che vivo, anche se non lo faccio percepire mi segna, mi cambia, mi fa diventare diverso da chi ero anche solo un istante prima. Le nostre passioni forti ci hanno portato a vivere momenti ed esistenze straordinarie, a vivere giornate al cui termine si è felici di coricarsi, chi vicino ad una spiaggia baciata dalle onde, chi vicino alle alte vette delle montagne. Ti voglio salutare a modo mio, lasciando un ricordo, anche se digitale. Lasciandoti delle parole, ricordando i momenti da ragazzi in montagna o ai vari campi, e quelli dopo un pò più cresciuti quando ci siamo ritrovati. Ti voglio lasciare un pensiero, e insieme a te cantare una canzone che ben conoscevamo, cantarla ancora una volta. E' un salto indietro nel tempo di quasi quindici anni, ma di tutti quei momenti, di tutti gli istanti, nella mia memoria rimane la più precisa fotografia.

Ciao Alvise.

Nessun commento: